Suono e immagine, musica e cinema. La riflessione sul rapporto tra i due media è stata il tema centrale della sesta edizione del Rewire, festival musicale tra i più interessanti d’Europa, tenutosi a inizio aprile a L’Aia. Spettacolare la sonorizzazione live di Under the Skin, il film diretto e co-scritto da Jonathan Glazer, da parte della sua autrice, Mica Levi e della Stargaze Orchestra.

Rewire 2016, Mica Levi and Stargaze Orchestra
Rewire 2016, Mica Levi and Stargaze Orchestra

Molti conoscono Mica Levi come parte della band indie pop Micachu & The Shapes, ma la compositrice e musicista britannica è anche famosa per Chopped & Screwed, l’album nato dalla registrazione del live tenutosi al Kings Place di Londra nel 2010, che l’ha vista protagonista insieme alla London Sinfonietta, in una perfomance a cavallo tra musica classica e avanguardia. Bisogna partire da qui per raccontare come il percorso di Mica Levi abbia incontrato quello di Jonathan Glazer, regista inglese su cui si sono accesi i riflettori a partire dal film Sexy Beast, successo amplificato dalla fama dell’astratto e assolutamente iconico Under the Skin, la cui protagonista è Scarlett Johansson.

Un alien movie che prende le distanze dagli immaginari di genere e in cui la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale, diventando – come afferma lo stesso Glazer in un’intervista a Pitchfork – “molto più del sangue del film”. Per restituire la tensione sospesa che lo percorre, Mica Levi, voluta da Glazer proprio a partire da Chopped & Screwed, ha composto un “paesaggio sonoro”, inizialmente a partire da un unico strumento, la viola, ispirandosi alla musica da striptease e dance, restituendo però un’atmosfera estatica, che probabilmente risente anche dei suoi studi in composizione e dell’ascolto di grandi nomi della musica degli Anni Settanta, tra cui Karlheinz Stockhausen, John Cage, Luigi NonoGyörgy Ligeti. Uscito nel 2013 e acclamato dalla critica e dal pubblico, il film ha conosciuto quest’anno un improvviso ritorno di interesse. La sesta edizione del Rewire, festival musicale tra i più interessanti d’Europa che si tiene a L’Aia, ha avuto come tema centrale l’esplorazione del rapporto tra musica e cinema, dedicando il concerto di apertura, all’interno della monumentale Grote Kerk, ad una rivisitazione della colonna sonora di Under the Skin, suonata live da Mica Levi e dalla Stargaze Orchestra, un collettivo di musicisti tutti di formazione classica e un network di curatori, che vantano collaborazioni internazionali nell’ambito della musica elettronica, pop e classica contemporanea, da Lee Ranaldo dei Sonic Youth a Nils Frahm, a Matthew Herbert, a Koreless, a Holy Other, ai These New Puritans e molti altri.

https://www.youtube.com/watch?v=Z_Cc20I-maM&list=PLDQ_9Tn_vh_eVpPJZ3lQ2MTS_NA7cJvuB

Un altro momento importante in cui la riflessione su musica e narrazione visiva ha preso forma, è stata la sessione di incontri intitolati The Sound of Story, con ospiti come Xiu Xiu, Roly Porter, Nicolas Becker, Chris Watson e Gazelle Twin. Tra questi Nicolas Becker ci è sembrato un’interessante voce fuori dal coro, per il suo approccio multidisciplinare e per il suo percorso da foley artist, sound designer e compositore. Famoso per aver collaborato con registi del calibro di Danny Boyle, Roman Polanski e per il suo esordio con La Haine di Mathieu Kassovitz. Nicolas Becker ha raggiunto la fama con film come The Ninth GateThe Pianist, Batman BeginsGravity, Harry Potter and the Goblet of Fire, diventando anche un personaggio di rilievo nel mondo dell’arte contemporanea. Frequenti sono infatti le collaborazioni con Philippe Parreno, di cui ricordiamo la recente mostra all’Hangar Bicocca Hypothesis.

 

rewirefestival.nl