Torna, questa volta dal 7 al 10 novembre, il Fashion Film Festival Milano, alla sua sesta edizione, con la presidenza di Giorgio Armani. Fondato nel 2014 da Costanza Cavalli Etro, con l’obiettivo di avvicinare città e moda, ha contribuito ad aprire uno squarcio su uno scenario in Italia poco comunicato: quello dei fashion film. Di cosa si tratta esattamente? All’interno di questa dicitura rientrano senza dubbio le pubblicità, ma l’aspetto più interessante è l’intersezione con altre forme narrative, come il documentario, per esempio. Senza escludere che in futuro questo medium si affranchi dall’immagine, o dalla sua retorica estetizzante, per abbracciare più compiutamente la drammaturgia, entrando nel vivo del racconto della moda, come territorio da scoprire.

 

https://vimeo.com/295631044?fbclid=IwAR0Cmhg6DqgdDt3RBYNP3BibsMtCTuzPhlu1c3INp2k_V3jPa8HEJot0WyU

 

Non solo saperi o marketing. Non solo contenuti prodotti da e per i brand. Ma storie, personaggi, intrighi che possono diventare materiale per il cinema vero e proprio, o la serialità. D’altra parte la moda è mondo tanto quanto il cinema. Come esiste La dolce vita di Federico Fellini, esistono Il diavolo veste Prada di David Frankel, L’assasinio di Gianni Versace di FX, un’ottima occasione di incrocio dei generi nella seconda stagione di American Crime Story, McQueen il documentario di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, che ha aperto la scorsa edizione, o la serie Made in Italy di Mediaset in onda dal 23 settembre su Amazon Prime Video e presentata in anteprima alla seconda edizione di FeST – Il Festival delle Serie tv, alla Triennale di Milano. Se è vero che broadcaster e piattaforme streaming sono alla continua ricerca di contenuti e visioni inedite dell’esistente, quale territorio, meglio della moda, ancora poco indagata fuori dai suoi circuiti, può essere in grado di fornirle, promuovendo anche una trasformazione del modo in cui parla di se stessa?

 

https://www.youtube.com/watch?v=xL_qpDkF5A8

 

Fashion Film Festival Milano