Sensualità e charme sono gli aggettivi che definiscono al meglio il marchio francese fondato nel 1945 dalla fashion designer Carmen de Tommaso. Conosciuta come Marie-Louise Carven viene annoverata tra le grandi couturier: Coco Chanel ed Elsa Schiapparelli. Le donne minute come lei furono il suo pubblico di elezione. Un’intuizione che in breve tempo (nel 1950) la portò a sviluppare una linea di prêt-à-porter, che contribuì a rendere più accessibile la moda, nel periodo dei grandi stilisti, come Jacques Fath e Pierre Balmain. Vestì stelle come Édith Piaf e Leslie Caron, disegnò abiti per il cinema, nel 1955 per il thriller psicologico Les Diabolique, e le sue creazioni influenzarono i costumi di due grandi film di Alfred Hitchock: La finestra sul cortile e Vertigo. Non amava i fasti della moda francese, preferiva i materiali poveri e presto portò le sue collezioni fuori da Parigi, in paesi esotici, da cui derivò molte ispirazioni.

Il suo studio sugli Champs-Elysées è storia, come il suo approccio pragmatico alla moda, lontano da eccessive pretese di artisticità. Madame Carven fu al contrario molto attenta al marketing: celebre fu la sua collezione ispirata a Gone With the Wind, quando il film uscì in Francia. Condusse la sua Maison fino al 1993 e nel 2009, in occasione del suo centesino compleanno la affidò all’allora sconosciuto Guillaume Henry, “ribattezzato” a breve, il nuovo Yves Saint Laurent. La collezione autunno-inverno 2017 ha la sua musa, la Mrs Dalloway di Virginia Wolf. Colori pastello, forme pulite e di ispirazione floreale che regalano movimenti gentili, definendo un immaginario sobrio ed elegante per una donna dal carattere volitivo e passionale, proprio come Madame Carven.

 

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