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All about Tag: review

12 / / 09 / / 2021

SCENES FROM A MARRIAGE

Non è facile comprendere la motivazione che ha spinto Hagai Levi ad accettare la proposta di Daniel Bergman di proporre una nuova versione del capolavoro del padre Scene da un matrimonio, originariamente pensato nel 1973 per la televisione, e diviso in sei parti, episodi o scene, come preferiamo chiamarli, a seconda della nostra focalizzazione sull'aspetto seriale o teatrale. Se più volte lo sceneggiatore, regista e produttore israeliano ha dichiarato l'influenza dell'opera in questione del maestro svedese sul proprio lavoro, ciò non basta per raccogliere la sfida e provare ad attualizzare la storia di una coppia costretta ad affrontare la crisi del proprio matrimonio, all'interno di un contesto storico e ambientale di grande trasformazione
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11 / / 09 / / 2021

L’ÉVÉNEMENT

Il “fallimento” del cinema al femminile, in questo periodo storico di opportunità meritate e indulgenze dovute, quest'anno ha un titolo: L'Événement, della regista francese di origini libanesi Audrey Diwan, che a Venezia 78 presenta in concorso una dramma sull'aborto clandestino, rifacendosi al romanzo autobiografico di Annie Ernaux. Può sembrare un incipit molto forte per un film che si dice abbia fatto “piangere i giornalisti” e profondamente provato, anche fisicamente, il pubblico in sala, ma il merito di queste eccessive escandescenze non va certamente alla regista, che lo sviluppa come un'abusata storia di emancipazione, tutta ideologia e, guizzo fuori dal comune, con una sensibilità body horror, se così si vuole definire la scelta di rendere concreto, carnale, visibile l'aborto, bensì purtroppo alla novità del tema, alla sua sommaria trattazione fino ad oggi sullo schermo
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10 / / 09 / / 2021

SUNDOWN

C'è un uomo sulla spiaggia che assiste a un omicidio senza un battito di ciglia. È un uomo rassegnato, annoiato, finito. Il suo passo è stanco, le palpebre pesanti, la schiena ricurva. Quando il sole tramonta sull'esistenza è come se il nostro corpo cambiasse stato. Molle è l'aggettivo che meglio descrive quella rilassatezza data dall'assenza di speranza. Non c'è tumulto nell'animo per colui che si trascina spegnendosi come una fiammella. Eppure c'è in questo personaggio, portato sullo schermo da Tim Roth, qualcosa di straordinariamente vitale
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07 / / 09 / / 2021

THE LOST DAUGHTER

Ci sono temi che rappresentano dei tabù. Sarà per questo che solo ora sentiamo il bisogno di esplorarli sul grande schermo? Se ci siamo abituati col tempo, non senza ferite, a padri assenti, violenti, bugiardi, incapaci di relazionarsi con i figli e di esprimere le proprie emozioni (in realtà non si è scavato abbastanza anche nella loro identità e nel loro sentire), decisamente maggiore è stata la reticenza nell'indagare la maternità, da un punto di vista femminista e femminile. Che cosa significa essere madre?
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07 / / 09 / / 2021

THE CARD COUNTER

Partiamo da un presupposto: per apprezzare pienamente il cinema di Paul Schrader bisogna essere sulla sua lunghezza d’onda. Esistono il Bene e il Male, due grandezze che oltrepassano l’essere umano, ma tra cui quest’ultimo si dibatte, nella speranza di salvarsi. C’è un contesto storico e culturale, gli anni Settanta (compresa la seconda metà dei Sessanta) […]
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07 / / 09 / / 2021

THE POWER OF THE DOG

C'è un po' della Blanche DuBois di Tennessee Williams, del suo delirio e del suo rapporto, caratterizzato dalla repressione sessuale, con Stanley Kowalski, in Rose; un po' dello stato di abbandono e di isolamento di Una moglie di Cassavetes; c'è un'aura maledetta e decadente che richiama il Dorian Gray di Oscar Wilde in Peter; c'è quella psicosi sessuale con cui si guarda alla figura del cowboy nella fortunata serie I Love Dick, (ma spogliata di quella leggerezza) e l'omoerotismo tra cowboy, anche in questo caso in parte represso, di Brokeback Mountain nel rapporto tra Phil e il giovane Peter
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26 / / 08 / / 2021

IL LEGIONARIO

Casa, famiglia e identità. Tre temi che si intrecciano ed entrano in contrasto nel primo lungometraggio di Hleb Papou, regista di origini bielorusse, oggi italiano, presentato nella sezione Cineasti del Presente a Locarno 74. Con uno sguardo fuori dal coro viene affrontato il discorso dell'emergenza abitativa, a partire da una storia che vede opporsi due fratelli, immigrati di seconda generazione, africani, che hanno scelto strade diametralmente opposte di integrazione
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21 / / 08 / / 2021

I GIGANTI

Che cosa portiamo con noi quando intraprendiamo la strada dell'abisso? Sappiamo dove stiamo andando mentre ci riuniamo per darci conforto e distrazione? Aleggia, non del tutto inatteso, uno spettro nel film di Bonifacio Angius, presentato alla 74esima edizione del Festival di Locarno
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16 / / 07 / / 2021

ORANGES SANGUINES

Senza dubbio una scoperta di quelle capaci di toccare tutte le corde emotive, di tirare fuori istinti e pulsioni, di parteggiare per la cattiveria, la vendetta, la brutalità e addirittura la tortura, perché si sa, almeno una volta nella vita, a tutti è data l'occasione per diventare dei mostri
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15 / / 07 / / 2021

IL GINOCCHIO DI AHED

Un cinema di pancia, sincopato e rabbioso è quello che ci propone l'autore israeliano Nadav Lapid, in concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes. Un film nel film, o meglio la storia di un regista Y, in cerca di finanziamenti per il suo nuovo progetto audiovisivo dedicato all'attivista palestinese Ahed Tamimi
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11 / / 07 / / 2021

FLAG DAY

È certamente il tempo dei personaggi non solo antieroici ma apertamente perdenti. La crisi che mettono in scena è quella della società che li ha generati o all'interno della quale non riescono a integrarsi. Anche la figura del rapinatore o del falsario, decadente ma pur sempre ammantata di fascino e ambiguità, viene disarcionata
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10 / / 07 / / 2021

THE WORST PERSON IN THE WORLD

Se il cinema è rispecchiamento saranno felici tutte le giovani donne millennial, la loro (la nostra) brama di personaggi femminili sfaccettati, incerti, liberi, femministi ma non troppo, quel tanto che basta per restare immancabilmente “forever young”, fortunate con gli uomini ma incapaci realmente di amare, perché troppo occupate a capire da che parte siano girate ma soprattutto spinte dagli eventi a crescere, maturare e trovare (forse) la propria strada un po' più in là, con gli anni, e poi capaci di arrendersi inevitabilmente al destino: vivere sole
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08 / / 07 / / 2021

JANE PAR CHARLOTTE

Nel documentario, presentato in anteprima alla 74esima edizione del Festival di Cannes, sulla madre che non è e non vuole essere la storia di un'icona e che nel titolo ricorda il celebre Jane B. di Agnès Varda, già sintomatico tentativo di decostruzione della star e del suo corpo, la frattura di questa relazione e la voglia di esplorarla
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07 / / 07 / / 2021

BETWEEN TWO WORLDS

Emmanuel Carrère torna al cinema aprendo la Quinzaine des Réalisateurs con un film tratto dal libro-inchiesta di Florence Aubenas, Le quai de Ouistreham, e un tema di grande attualità, la gig economy
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16 / / 10 / / 2020

RED, WHITE AND BLUE

Leroy Logan è un giovane ricercatore di colore, che in seguito al pestaggio del padre da parte delle forze dell'ordine, sceglie di arruolarsi con lo scopo di cambiare il sistema dall'interno. Una decisione che genera conflitti su più fronti: la sua comunità lo considera un traditore; il padre che l'ha educato per essere “più inglese degli inglesi”, lo rimprovera di abbandonare un futuro di integrazione, prima di tutto intellettuale, grazie a una professione “nobile”, per sporcarsi le mani sulla strada; nel corpo di polizia va incontro a più forme di razzismo, trovandosi solo, persino in una situazione di pericolo sul campo
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06 / / 10 / / 2020

CORPUS CHRISTI

Azione, correzione, redenzione. Sembrerebbe svilupparsi in questa direzione la storia di Corpus Christi, il film di Jan Komasa, Premio per l'inclusione Edipo Re alle Giornate degli Autori di Venezia '76, candidato all'Oscar nel 2019 come Miglior Film Internazionale per la Polonia e in sala a partire dal 29 ottobre con Wanted Cinema, se non fosse per quel finale che rimescola le carte, lasciandoci con molti interrogativi aperti, uno su tutti: è possibile, pur volendolo strenuamente, sottrarsi allo stigma della colpa?
[…]
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23 / / 09 / / 2020

AND THEN WE DANCED

Natura e cultura. Quale relazione intrattengono e in che modo intervengono nel plasmare l'identità? Si tratta di domande la cui risposta non può che essere opaca perché il nostro sguardo sulla realtà è in costante trasformazione. Non solo perché abbiamo imparato a non dare più per scontati genere e amore, ma anche perché siamo sprofondati nel dubbio del “chi sono veramente”? A guidarci in questa coraggiosa esplorazione è l'insofferenza nei confronti di tutto ciò che dovrebbe essere scritto, compreso il modo di danzare, secondo una tradizione (ma poi esiste veramente la tradizione?) che vorrebbe rigidamente distinti i ruoli maschile e femminile, normate le pose e i movimenti, prefissati gli abiti e gli sguardi
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09 / / 09 / / 2020

SAINT-NARCISSE

Dell'emancipazione della pornografia e del suo lento avventurarsi verso la narrazione audiovisiva autoriale dobbiamo ringraziare sicuramente Bruce LaBruce che, attraverso le esperienze del queercore e dell'arte, assurge allo stato di cineasta di fama internazionale, cominciando ad introdurre tematiche che oggi sono imprescindibili per qualsiasi festival
[…]
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08 / / 09 / / 2020

THE WORLD TO COME

Pagine che si sfogliano, giorni che passano, emozioni che ci vengono trasferite dal voice over più che dalle relazioni tra i personaggi. Un film letterario o epistolare? Sarebbe bello poterlo definire così, ma non crediamo di trovarci di fronte a una forma ben riuscita di narrazione cinematografica alternativa
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05 / / 09 / / 2020

PIECES OF A WOMAN

Non ci sono parole per descrivere quale esperienza immersiva sia Pieces of a Woman del regista e sceneggiatore ungherese Kornél Mundruczó, in concorso alla 77esima edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, che con un piano sequenza iniziale di quasi trenta minuti di un travaglio e successivo parto, dove Vanessa Kirby regala una perfomance indimenticabile, ci introduce nella vita di una coppia che viene sconvolta dalla più terribile delle tragedie: la morte della figlia neonata
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